Noi, cittadini europei, chiediamo che la tecnologia sia al nostro servizio, anziché mettere a rischio noi, le nostre comunità e le nostre democrazie.
Chiediamo di porre fine al distruttivo modello di business dei giganti della tecnologia che ha trasformato i nostri dati in armi contro noi stessi.
Chiediamo un internet migliore, una rete in cui i cittadini siano in grado di accedere a informazioni e infrastrutture vitali, e che possa trarre vantaggio dalla partecipazione e dalla connessione, senza venire considerati come meri prodotti in una pericolosa economia basata sulla sorveglianza.
Chiediamo un mondo in cui non ci sia un ristretto gruppo di miliardari che giocando con un algoritmo possa modificare il destino di miliardi di persone senza limiti o senza preoccuparsi delle conseguenze.
Facciamo appello a tutti coloro che sono coinvolti nei processi di scrutinio e legiferazione in Europa affinché si schierino dalla parte delle persone che rappresentano e adottino tutte le misure necessarie per mettere un freno agli abusi delle Big Tech, difendendo i diritti fondamentali delle persone, in particolare la libertà di parola universale.
Vi ricordiamo che il vostro lavoro consiste nel proteggerci, proteggere le persone, non i profitti dei giganti della tecnologia che operano impunemente nei nostri paesi.
Questa petizione è sostenuta da una coalizione di oltre 100 organizzazioni:peoplesdeclaration.net/