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a Renato Soru

Petizione

Lei ha dichiarato di percepire oltre 10.000 euro al mese in aggiunta allo stipendio previsto per gli europarlamentari. Il Codice di condotta dei deputati al Parlamento europeo vi impone onestà e trasparenza - quindi cosa aspetta a rendere note le sue fonti di reddito e chiarire la natura del “secondo lavoro” da cui arriverebbe questo introito? Abbiamo il diritto di sapere se i rappresentanti che abbiamo eletto al Parlamento stanno agendo nell’interesse di altri e in cambio di cosa.

Ci dica chi La paga: è ora che spieghi chiaramente da dove vengono questi soldi!

Perché è importante?

Sappiamo chi davvero finanzia i politici che eleggiamo per rappresentare i nostri interessi? Se non ne siamo al corrente, come facciamo a sapere quali interessi servono realmente?

I membri del Parlamento europeo (MPE) ricevono uno stipendio da parlamentari, ma in molti hanno altri lavori laterali, che assicurano loro entrate altissime. Alcuni, come Renato Soru, con questi “altri lavoretti” arrivano a guadagnare un compenso aggiuntivo che va oltre i 10.000 euro al mese!

Da cittadini abbiamo il diritto di sapere da dove vengono questi soldi, chi finanzia i nostri rappresentanti e quali sono gli interessi in gioco. Ecco perché il Parlamento europeo ha posto leggi di assoluta trasparenza in materia finanziaria. Ma pare che Soru si consideri al di sopra della legge! Ha avuto circa 6 mesi per chiarire le sue fonti di reddito esterne e fare trasparenza su quanto realmente guadagna. Il tempo limite è scaduto, e lui è rimasto in silenzio.

Cosa nasconde Soru? Scopriamolo!

Cosa puoi fare?

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In più siamo a ricordargli che sta infrangendo la legge e maggiore sarà il fiato che si sentirà sul collo. In più aumenteranno le possibilità che la sua condotta finanziaria venga messa in discussione dai suoi elettori e dal presidente del Parlamento europeo, che può assicurare che rispetti la legge.

Il Codice di condotta dei deputati al Parlamento europeo prevede che ciascun eurodeputato dichiari, dettagliatamente, qualsiasi forma di reddito esterno.

Questa procedura consente a noi cittadini di sapere chi paga i politici che ci rappresentano, quanto ricevono, da chi e per quali servizi. Le dichiarazioni obbligatorie sono un importante meccanismo per controllare eventuali conflitti di interessi e un modo per monitorare i politici che abbiamo eletto. Non possiamo far passare nulla sottogamba o ignorare manovre poco chiare!

Molti MPE capiscono le ragioni di questo meccanismo e, infatti, solo 3 dei 751 eurodeputati non hanno fatto chiarezza sulla propria situazione finanziaria nei tempi previsti. Tra questi c’è Renato Soru, ex-Presidente della Regione Sardegna e fondatore di Tiscali.

Certo, il suo silenzio dà da pensare: cosa sta nascondendo dietro a questo “reddito addizionale che supera i 10.000 euro al mese”? Quanto guadagna con esattezza, da chi riceve questi soldi e per quale servizio? Chiediamoglielo apertamente! Unisciti alla campagna e spingiamo Soru a spiegare da dove vengono questi soldi!

Riferimenti

Transparency International chiede al Presidente del Parlamento europeo di controllare le dichiarazioni degli eurodeputati e renderle pubbliche: https://transparency.eu/wp-content/uploads/2017/07/2017-07-12-Tajani-COC-complaint.pdf

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Gli europarlamentari devono essere garantire trasparenza per quanto riguarda le loro entrate.

Questi tweet si rivolgono direttamente a Renato Soru, chiedendo informazioni dettagliate riguardo alle sue entrate.

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