59.250 di 75.000 firme

Alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, al Vicepresidente esecutivo Dombrovskis, al Commissario McGuinness e al Vicepresidente esecutivo Timmermans

Petizione

La Commissione europea deve tener fede al suo piano che prevede l’esclusione delle aziende dei combustibili fossili dai fondi per il piano di recupero. Le nuove norme devono garantire che gli investimenti green europei non siano “fake green": nemmeno un centesimo dovrebbe andare a carbone, petrolio, gas, idrogeno marrone, idroelettrico o incendi boschivi per l'ottenimento di energia. Né ai trasporti via mare, acque interne o cabotaggio. Ascoltate le voci dei cittadini!

Perché è importante?

In una ripresa verde non c'è posto per le aziende del carbone, gas e petrolio. Insieme, una volta per tutte, possiamo fare in modo che le multinazionali dei combustibili fossili non si mettano in fila per ricevere i fondi destinati alla ripresa. Ma abbiamo soltanto 3 giorni per far sentire le nostre voci.

La Presidente della Commissione europea ha pubblicato un disegno di legge volto a impedire alle aziende dei combustibili fossili di ricevere i fondi della ripresa. È un passo in avanti, ma chiaramente le scaltre lobby stanno facendo di tutto per contrastare questa misura.

Ma è interessante notare che la Commissione europea potrebbe essere dalla nostra parte. A sorpresa, è stato lanciato un sondaggio per chiedere l’opinione dei cittadini. Abbiamo l’impressione che serva il nostro supporto per sovrastare le lobby dei combustibili fossili. Perché la Commissione sa ciò che noi sappiamo: i cittadini chiedono una ripresa verde per lottare contro ogni crisi.

Questo disegno di legge stabilisce i criteri di definizione di un investimento “green”. Possiamo fare in modo che si spinga oltre la semplice esclusione dei combustibili fossili. Gli incendi boschivi e delle coltivazioni per la produzione di energia, l’allevamento di animali su scala industriale, le crociere e le navi cargo inquinanti sono tutti fattori che danneggiano in modo significativo il nostro pianeta e la salute delle persone, e non dovrebbero essere inclusi nell’elenco delle attività “verdi” destinatarie dei fondi europei

Ma la scadenza è davvero vicina: abbiamo tempo soltanto fino a venerdì per rispondere al sondaggio della Commissione europea. Dopo aver firmato la petizione, inserisci i tuoi dati da inviare in modo ufficiale alla Commissione europea.

Questa è la risposta che sottoporremo alla commissione per conto tuo:

Sostengo l'iniziativa della Commissione europea volta a fermare il greenwashing, l’ecologismo di facciata, nel settore finanziario e nell'economia, e appoggio il lavoro svolto al fine di individuare criteri scientifici per definire ciò che deve essere considerato un "investimento verde".

Nella sua proposta di classificazione degli investimenti, la Commissione, in modo ammirevole, ha approvato il limite di 100 gCO2/KWh per la produzione di energia. Pertanto, i combustibili fossili quali carbone, petrolio e gas non saranno considerati sostenibili poiché tutti producono emissioni al di sopra di questa soglia. Se questo standard venisse abbassato a causa delle forti pressioni del settore, verrebbe screditata l'intera tassonomia, entrando in contraddizione con la legge europea sul clima del 2050. Infatti, i criteri della Commissione dovrebbero includere delle soglie che diventano più restrittive almeno ogni cinque anni, fino ad azzerarsi entro il 2050, come consigliato dagli esperti.

Ritengo inoltre che siano urgentemente necessarie le seguenti modifiche:

    - I criteri sulla bioenergia sono di gran lunga troppo deboli e favoriranno attività destinate ad aumentare le emissioni rispetto ai combustibili fossili, ad esempio gli incendi boschivi e dei raccolti;
    - L'allevamento degli animali deve essere oggetto di un riesame e per ora dovrebbe essere escluso, poiché gli standard attuali non affrontano in modo completo le varie questioni che coinvolgono il settore;
    - Il trasporto marittimo e costiero di passeggeri e merci è stato introdotto senza la supervisione di esperti o la consultazione delle parti interessate. Gli standard proposti non sono sostenibili dal punto di vista ambientale. Queste sezioni devono essere ritirate del tutto e affrontate all’interno del gruppo di esperti appropriato.
    - Gli incendi boschivi e delle coltivazioni per produrre energia, l’allevamento di animali su scala industriale, le crociere e le navi cargo inquinanti sono tutti fattori che danneggiano in modo significativo il nostro pianeta e la salute delle persone, e non dovrebbero essere inclusi nell’elenco delle attività “verdi”.

In aggiunta a queste questioni, vorrei sottolineare una serie di altri aspetti sollevati da esperti ambientali della società civile in materia di silvicoltura, energia idroelettrica, produzione e trasporti. In allegato le raccomandazioni di questi esperti che, senza alcun conflitto di interessi, hanno a cuore solo e soltanto la salute del pianeta e dei suoi abitanti. [1]

Vi preghiamo di prestare attenzione ai timori e alle opinioni dei cittadini europei.

Cordialmente

NOME

Fonti:

  1. (in inglese) https://www.stopfakegreen.eu/NGO-TAXO-APPEAL75.pdf

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