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Elisabetta GARDINI, Alberto CIRIO e The European Parliament’s environment committee

Petizione

Coloro che inquinano non possono più passarla liscia – bisogna agire perché scontino tutti i danni inflitti alla nostra salute, al clima, all’ambiente. Con questo voto si sostiene la nuova riforma delle politiche sul clima, si sollecita la definizione di un prezzo giusto sulle emissioni di anidride carbonica e si agisce contro la minaccia del cambiamento climatico. Non permettere che le lobby industriali dettino legge sulle politiche europee.

Perché è importante?

Quando qualcuno fa un danno ci si aspetta che rimedi. Ma quando le imprese inquinano per aumentare i loro profitti siamo noi che paghiamo costi enormi in termini di salute, danni all’ambiente e in soldi che vanno alle tasse.

Occorre che le aziende che inquinano paghino e rivedano le loro modalità. Per questo l’Unione europea si è mossa per far pagare alle industrie che inquinano il conto per i danni ambientali prodotti dai loro gas di scarto.[1] Il prezzo che pagano è troppo basso e questo è misura di un sistema sbagliato che va sanato.

La Commissione per l’ambiente del Parlamento europeo ha introdotto importanti proposte di miglioramento del disegno di legge UE che fisserebbe un prezzo per le emissioni di carbonio. I deputati nella Commissione hanno espresso il loro sostegno a tagliare le emissioni di CO2, e compiuto un passo fondamentale nella giusta direzione. Non sarebbe stato possibile raggiungere un tale risultato senza la forza congiunta di quasi 100.000 persone in tutta Europa che hanno già sostenuto questo invito all'azione.

Tuttavia, le misure votate dalla Commissione non sono ancora forti abbastanza da influenzare significativamente il mercato del carbonio. La votazione finale in plenaria si terrà il 15 febbraio. Abbiamo una concreta possibilità di far pagare fabbriche e centrali elettriche per il loro inquinamento che danneggia il clima, ma se non agiamo ora, potremmo vedere una legge debole congelare i nostri sforzi per i prossimi 15 anni. È la nostra ultima possibilità di influenzare la visione del Parlamento sulle regole – e dobbiamo mobilitarci ORA.

Ora è il momento in cui i nostri parlamentari prenderanno una decisione – e si trovano ad affrontare enormi pressioni da tutti i lati. Le lobby aziendali stanno ancora usando ogni possibile trucco per assicurarsi che la nuova legge sia debole. Abbiamo bisogno di una grande dimostrazione di sostegno proveniente da tutta Europa per mostrare il nostro appoggio in favore di una forte ETS.

Unisciti alla chiamata all'azione e chiedi ai membri del Parlamento europeo di sostenere una riforma vera e ambiziosa del Sistema europeo di scambio di emissioni per il periodo 2021-2030.

In particolare chiediamo loro di [2]:

- Mobilitarsi per ridurre le emissioni più velocemente, raggiungere obiettivi più ambiziosi e ampliare con gradualità i traguardi,

- Annullare in modo permanente le licenze di emissioni concesse, che hanno portato a ribasso il prezzo del carbone consentendo alle industrie di rilasciare gas a prezzo più basso,

- Non dare soldi alle industrie che inquinano ma, al contrario, costringerle a pagare, opponendosi al conferimento di licenze destinate ad aziende che ricorrono al combustibile fossile.

- Destinare il denaro ricavato dalle nuove politiche ambientali al campo dell’energia rinnovabile e all’adozione di misure di supporto a soggetti che le necessitano come: chi lavora in Europa e ha bisogno di aiuto nella fase di transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e i soggetti vulnerabili che stanno già subendo conseguenze legate alla situazione climatica nei paesi in via di sviluppo.

In partenariato con Climate Action Network Europe, Sandbag, Carbon Market Watch, WWF e Oxfam.

Con il supporto di

Note

[1] Lo European Union Emissions Trading System (Sistema Europeo di scambio delle quote di emissione) è un Sistema “cap-and-trade”: è previsto un tetto massimo concesso annualmente (“cap”) per le emissioni di gas a effetto serra, ma consente ai partecipanti di vendere e comprare sul mercato (“trade”) diritti di emissione di CO2 secondo loro necessità, sempre entro il limite stabilito.

[2] La posizione della Climate Action Network sulla riforma EU ETS.

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